Davanti al calo del corriere, e nella conseguente ricerca di attività da destinare, in prospettiva, ai portalettere, figura anche il ritiro di indumenti usati. Accade in Svizzera coinvolgendo, al fianco dell’operatore, Texaid, realtà impegnata nel riciclaggio di tessili in Europa. Dietro vi sono sei istituti assistenziali elvetici (Croce rossa, Caritas, Soccorso d’inverno, Solidar, Kolping, Aiuto delle chiese evangeliche) insieme ad un’azienda. Nell’ottobre scorso Texaid ha concretizzato un progetto nel cantone di Lucerna collaborando appunto con il “gigante giallo”. Sulla base dei responsi positivi ricevuti dalla popolazione e delle analisi relative al servizio, i partner hanno deciso di continuare. La raccolta in strada -viene spiegato- non risulta né economica né ecologica, specialmente nelle aree rurali e suburbane, dove i chilometri percorsi per quantità di materiali recuperati sono tre volte maggiori di quelli registrati impiegando la rete di contenitori. Con il nuovo approccio il ritiro è combinato al recapito della posta, questo svolto, perlomeno in larga parte, mediante autoveicoli elettrici a tre ruote. I sacchi da impiegare sono inviati alle famiglie con congruo anticipo tramite “Promopost”; dal lunedì al venerdì dell’intero mese di raccolta la popolazione può riempirlo e deporlo accanto alla cassetta della posta, avendo cura di tenerlo all’asciutto (altrimenti non verrà preso). Il postino lo preleverà portandolo ad uno dei centri di smistamento. Sarà poi compito di Texaid trasportarli tutti a Schattdorf per sottoporli a riciclaggio intelligente e vantaggioso.
Abiti/2 L’usato? Lo ritirerà il postino
25 Feb 2017 10:21 - FROM ABROAD
Succede in Svizzera, grazie all’accordo con una realtà specializzata che coinvolge sei enti assistenziali; è Texaid