La legge che ha introdotto formalmente la commemorazione in Italia è del 2000. In realtà, l’iniziativa è più ampia ed articolata: il 27 gennaio è diventato, a livello internazionale, il “Giorno della Memoria”, così da ricordare quel 27 gennaio del 1945, quando le truppe sovietiche entrarono per prime nel lager di Auschwitz (lo stesso che poche settimane fa subì lo strano furto della scritta situata all’ingresso). Rivelando cosa era successo, lì e in diversi altri luoghi. Anche l’attività editoriale ha un senso, che va oltre gli aspetti economici. “Specie negli ultimi anni -conferma dall’azienda Valeria Vaccari- sulla Shoah sono usciti diversi libri: testimonianze di sopravvissuti, ricerche storiche e romanzi, per non citare gli specialisti che hanno affrontato aspetti come la propaganda, il sistema postale da e per i ghetti o i lager. Ne abbiamo selezionati diversi, così da offrire agli interessati un panorama articolato per autori, editori e tagli”.
Il “Giorno della Memoria”, perché non accada più
27 Gen 2010 00:52 - NEWS FROM VACCARI
La ricorrenza internazionale si celebra il 27 gennaio. Anche i libri aiutano a non dimenticare e a far conoscere