L’avviso firmato da Cassa depositi e prestiti è stato pubblicato ieri sera in “Gazzetta ufficiale” e dà un nuovo… colpo nei confronti della materialità. A cominciare appunto dal 23 ottobre, i libretti di risparmio postale nominativi ordinari e gli “Smart” emessi in forma cartacea possono essere sostituiti, a richiesta del titolare e previa restituzione del documento, con altrettanti digitali, regolati dalla disciplina contrattuale per essi prevista. I collegati fogli informativi sono disponibili negli uffici postali; contengono elementi analitici sull’emittente, il collocatore, le caratteristiche economiche dell’investimento, le principali clausole contrattuali nonché sui rischi tipici dell’operazione. Cdp, inoltre, ha allargato la rosa delle agenzie che ne esaminano l’attività e la stabilità. A Fitch, Moody’s e Standard & Poor’s si è aggiunta l’europea Scope ratings. Questa ha assegnato all’interlocutrice -e al debito senior non garantito- una valutazione di lungo termine pari ad “A-”, con previsioni stabili. È più favorevole rispetto ai giudizi sottoscritti da Fitch (“BBB”, stabile), Moody’s (“Baa2”, negativo), Standard & Poor’s (“BBB-”, stabile).
Libretti nominativi, la scelta
24 Ott 2017 09:42 - NEWS FROM ITALY
Cartacei o dematerializzati? Da ieri è possibile sostituire i primi con i secondi: lo annuncia Cassa depositi e prestiti, ora valutata anche dall’agenzia Scope