“Memore di quanto operammo insieme nel 60 e dell’affetto con cui fui sempre beneficiato dalla intera Sicilia e da voi particolarmente io qui mi trovo in famiglia…”. Esordiva così, il 27 marzo 1882, Giuseppe Garibaldi indirizzandosi “ai miei cari e prodi messinesi”. Ora la missiva è stata presentata da Giulio Santoro nella prima parte dell’articolo “Testimonianze del Risorgimento a Messina: lettere ai messinesi di Garibaldi e di Mazzini”.
Lo scritto apre il nuovo numero, il ventitreesimo, di “Sicil-post magazine”, la rivista semestrale dell’Associazione nazionale di storia postale siciliana. È associato ad altri contributi, che richiamano il primo giorno d’uso dei francobolli di Ferdinando II a Casteltermini (firmato da Francesco Lombardo), i traffici via mare a Milazzo durante i primi del Settecento (Giuseppe Ardizzone Gullo), la notificazione degli atti giudiziari (Francesco Scalia), i bolli precursori e atipici delle collettorie siciliane (Giulio Perricone), il manuale in uso all’hotel palermitano Villa Igiea (Andrea Corsini) e la posta per via di mare a Trapani (Tonino Perrera). Cui naturalmente si aggiungono le rubriche.
Oltre alle 48 pagine è compresa la quarta parte dell’inserto che sintetizza le attività filateliche regionali dal secondo dopoguerra ad oggi; è curato dal direttore del periodico, Vincenzo Fardella de Quernfort. Rivista ed inserto costano complessivamente 25,00 euro.