Il periodo estivo induce a viaggiare, e se non si può girare il mondo dal punto di vista fisico, i libri lo permettono da quello virtuale. L’invito -scritto in inglese- di Giorgio Migliavacca suggerisce di “raggiungere” l’Etiopia, così da conoscerla meglio sotto i profili storico, postale e filatelico. È “An introduction to the stamps of Ethiopia, from the queen of Sheba, to ras Tafari, to the Third millennium”.
In 48 pagine (16,00 euro), l’esperto si è dilettato a studiare il lontano Paese con la lente del collezionista, cercando soprattutto di far parlare le cartevalori, comprese quelle dell’occupazione italiana, e quanto su di esse gli appassionati hanno scoperto.
È una realtà -ammette- molto affascinante da raccogliere, per la sua ricca cultura, il passato particolare, la permanenza di aree e aspetti secondari che possono fornire terreno fertile per nuove ricerche, andando oltre la semplice classificazione e la conseguente valutazione economica.
Pur tenendo presente quanto è già stato affrontato. Un capitolo, infatti, è dedicato alla letteratura specializzata, e cita fra l’altro Roberto Sciaky che per Vaccari srl ha firmato quattro volumi, mentre un’altra sezione analizza falsi, ristampe, annulli farlocchi, francobolli alterati o riparati.