“La vera origine della Regia correria di Sicilia e lo sviluppo del Regio officio di corriere maggiore”. Apre con questo intervento il n°24 di “Sicil-post magazine”, il semestrale (56 pagine a colori, 25,00 euro) dovuto all’Associazione nazionale di storia postale siciliana. È la prima parte di uno studio firmato dal direttore, Vincenzo Fardella de Quernfort, basato sui documenti rinvenuti di recente all’Archivio di stato di Palermo. Documenti talmente significativi da indurlo a scrivere che la storia postale del Regno di Sicilia debba essere, se non riscritta, perlomeno aggiornata in alcuni dati che sino all’anno 2000 non erano ancora noti e in certi casi riportati in modo erroneo. Tra gli altri studi, il periodico offre la seconda tappa del saggio di Giulio Santoro riguardante le lettere di Giuseppe Mazzini ai “fratelli messinesi”, mentre Francesco Lombardo si occupa di “Sicilia 1859-1860 - Corsa da Palermo a Licata - Le officine postali di Piana, Corleone, Chiusa, Burgio, Bivona e Sambuca” (una “tricolore” tratta da questo intervento è ripresa in copertina). Altri lavori concernono i risvolti postali dell’impresa dei Mille (scritto da Andrea Corsini), la celebre collezione di Ignazio Mormino (Franco Tomasino), la posta per via di mare a Trapani (Tonino Perrera). Compare anche un richiamo alla mostra di Aidone (Enna), intitolata “Trasporto postale via terra in Sicilia: dal messaggere alla diligenza”, che “certamente -preannuncia a «Vaccari news» Vincenzo Fardella- verrà ripetuta in primavera, viste le numerose richieste pervenute”. La pubblicazione comprende inoltre la quinta parte, riguardante il periodo 1992-1997, inerente la “Sintesi storica della filatelia siciliana dal secondo dopoguerra ad oggi”.
Da aggiornare la storia postale siciliana
31 Gen 2012 23:12 - NEWSPAPERS, MAGAZINES AND SITES
Lo sostiene Vincenzo Fardella de Quernfort, alla luce dei recenti documenti resi disponibili dall’Archivio di stato palermitano