“Articoli sulla filatelia tradizionale, ma anche più di «attualità», ricerca e innovazione al servizio dei collezionisti, degli studiosi e degli appassionati, studi approfonditi presentati in modo semplice e chiaro, numerose immagini esemplificative”. Così il direttore responsabile, Paolo Vaccari, sintetizza venticinque anni del semestrale “Vaccari magazine”. E rilancia: “non lo ritengo un punto di arrivo, ma una nuova partenza!”.
In questi giorni i lettori (l’abbonamento, anche per il 2014, costerà 35,00 euro) stanno ricevendo quello d’oro, ossia del cinquantesimo, sempre da 112 pagine e con riproduzioni in quadricromia. In copertina presenta un plico inoltrato da Parma il 18 giugno 1859 e giunto a Mantova il 30 luglio, passando dalla… Svizzera. Affrancato correttamente con un 15 centesimi ducale, subì l’imprevista deviazione a causa dei contestuali eventi bellici, oggi catalogati come Seconda guerra d’indipendenza. E al destinatario toccò pagare ancora 25 soldi, 10 per il transito elvetico e 15 per quello austriaco. Il documento è approfondito in una delle rubriche tenute dallo stesso Paolo Vaccari, “Francobolli dell’800 e del ‘900”.
Tra gli altri argomenti, ci si sofferma su letteratura classica (autore: Fabio Bonacina), rapporti tra Lombardo-Veneto e Due Sicilie (Lorenzo Carra) o Francia (Massimo Moritsch), variazioni tariffarie di Pontificio (Massimo Manzoni), lettere viaggiate tra Napoli e Messina con i vapori commerciali partenopei (Francesco Lombardo) e tra Sardegna ed America attraverso la mediazione di Londra (Mario Mentaschi), “Cupoloni” vaticani (Giovanni Fulcheris), interi postali dopo l’8 settembre 1943 (Luigi Sirotti).
Un volume a parte offre l’indice analitico che, in altre 128 pagine, elenca per argomento, autore e rivista quanto pubblicato dal 1989 al 2013 compreso.