Un impegno professionale che ha… cavalcato i secoli. Ottavio Codogno (nato in un momento sconosciuto tra il 1570 ed il 1574 e morto di peste il 15 settembre 1630) è stato un diretto aiutante dei Tasso ed il suo lavoro rappresenta ancora oggi un utile riferimento per quanti s’interessano di comunicazioni. Spesso citato, qualche volta solo orecchiato, ma ora presentato in una nuova versione: “Europa postale - L’opera di Ottavio Codogno luogotenente dei Tasso nella Milano seicentesca”.
Dietro, il Museo dei Tasso e della storia postale di Camerata Cornello (Bergamo), a testimoniare quell’epoca in cui -scrive, dalla School of geography, earth and environmental sciences dell’University of Plymouth, Mark Brayshay all’apertura- “viaggiatori in servizio di stato, per motivi di governo del territorio, in missione diplomatica, per incontri segreti o per affari di Chiesa, e quanti si muovevano a titolo personale o di esperienza educativa, davano vita ad una crescente richiesta di servizi di natura postale”, ed “a ciò si aggiungeva lo sviluppo della corrispondenza epistolare”.
Le 288 pagine di solo scritto puntano soprattutto alla trascrizione dell’originale, prodotto in più edizioni tra il 1608 ed il 1623; comincia con il percorso che univa Loreto a Santiago de Compostela e termina, con la 310ª alternativa, riguardante il tratto tra Milano e lo stesso centro galiziano. Il prezzo di copertina, pari a 18,00 euro, comprende una cartina che illustra gli itinerari citati, associandoli -attraverso dei numeri- alle singole descrizioni.
Il libro, però, non si ferma qui, perché è stata aggiunta una parte critica, su cui sono intervenuti Clemente Fedele, Marco Gerosa ed Armando Serra, “i maggiori conoscitori” del personaggio, li ha definiti il sindaco Gianfranco Lazzarini. Il testo è in parte bilingue e per la traduzione in inglese si è prestato Giorgio Migliavacca. Permette di approfondire il contesto, l’uomo e la posta coi cavalli.