La maggiore protagonista è l’Europa Orientale, ma solo per una coincidenza. Ormai, la casa editrice Yvert & Tellier ha abbandonato, con il Vecchio continente, la vetusta impostazione nata con la Guerra fredda, ordinando tutte le realtà territoriali contemplate in un semplice (e neutrale) ordine alfabetico.
Tuttavia, il quarto volume comprende, soprattutto, i maggiori e più generosi interlocutori dell’Est di allora. Secondo la lingua francese, gli Stati repertoriati ed ancora attivi sono Polonia, Portogallo (con, quali sottocapitoli, Azzorre e Madera), Romania e Russia. Cui si aggiungono numerose realtà un tempo operative nelle stesse aree, ad esempio Aunus, Cluj, Galizia, Governatorato generale, Oradea, Sebastopoli e Siberia.
Il tutto viene sviluppato in 1.008 pagine di grande formato, con testi organizzati in tre colonne ed immagini quasi sempre a colori. Porta il millesimo 2016 e, in Italia, è commercializzato a 59,50 euro. La lingua impiegata, naturalmente, è quella di Victor Hugo.
Ora l’attenzione si sposta sul titolo che dovrebbe completare la regione, andando fino alla Jugoslavia, realtà che tradizionalmente chiude la linea.