Ultimissimi giorni dell’anno. Ed anche “La posta va in vacanza”. Nel senso che così si intitola il nuovo articolo di Luigi Ruggero Cataldi. Racconta di un servizio poco noto, quello delle agenzie temporanee aperte nelle località di villeggiatura.
In tema è pure “Tanti teleauguri!”, che Enrico Bertazzoli ed ancora Cataldi dedicano ai telegrammi contenenti auspici prestampati, reperti molto inconsueti.
Gli interventi sono ospitati nell’ultimo numero, il dodicesimo, del semestrale “Storie di posta”. Realizzato dall’Accademia italiana di filatelia e storia postale, è edito da Cif-Unificato ed in vendita a 16,00 euro.
In 112 pagine di formato “A4” vengono offerti, naturalmente, altri studi. Si legge infatti del servizio diligenze (il lavoro è sottoscritto da Francesco Luraschi e Clemente Fedele), del rapporto tra Ragusa e Vienna alla fine del Settecento (Massimiliano Pezzi), delle croci e degli altri segni impiegati nel settore (di nuovo Fedele), del diritto di recapito a metà del XIX secolo (Lorenzo Carra).
Completano la pubblicazione le rubriche, che trattano notizie in breve, “quel che domani sarà storia postale”, libri.