Monografia a più mani, ristampata nel 1999 dalla sede dell’Emilia-Romagna di Poste italiane ed ora ritrovata. Coinvolge cinque specialisti: Giovanni Albertazzi, Nello Bagni, Roberto Fabbri, Francesco Mainoldi ed Albano Parini. È stata dedicata “a tutti coloro che hanno continuato ad assicurare il servizio postale anche nelle condizioni più critiche sotto i bombardamenti e a coloro che vi hanno perso la vita per gli ideali di libertà”.
Il lavoro s’intitola “La posta e la guerra 1943-1945” ed è sviluppato in 96 pagine con illustrazioni a colori. Adesso risulta in vendita a 5,00 euro.
Con l’iniziativa editoriale -annota Corinna Canova nella presentazione- si voleva “dare accesso ai materiali di archivio agli studiosi e ai cultori di storia postale e collaborare alle loro ricerche, sperimentando inedite sinergie”. Non a caso, parte dei documenti riprodotti proviene dalla sede bolognese dell’azienda. Ne emergono “vicende e destini della posta strettamente intrecciati a quelli della società civile; è nei momenti drammatici, come quei duri anni laceranti, che la profondità del legame risalta con maggiore evidenza”.
Nei testi il servizio anche attraverso sfaccettature particolari, come affrancature meccaniche, recapito espressi, telegrafia.