Un vero e proprio censimento, basato su oltre ottomila spedizioni, per capire con precisione quali cartevalori furono utilizzate negli uffici postali e quindi individuare le possibili tipologie di affrancatura. È ciò che ha realizzato Gaetano Gatto, quale approfondimento ed aggiornamento dei dati presenti nel volume “1859-1860 Storia postale dei francobolli di Sicilia”, pubblicato con Giuseppe Antonio Natoli nell’ormai lontano 2008. La prima parte del lavoro integrativo è ospitata nell’ultimo numero, il trentaquattresimo, di “Sicil-post magazine”; intitolata “Le affrancature delle officine postali di Sicilia 1859-1860”, si sviluppa per 11 delle 56 pagine disponibili.
Naturalmente, il periodico stampato in quadricromia dell’Associazione nazionale di storia postale siciliana (25,00 euro) accoglie pure altri contributi, come “Una doverosa precisazione su un bollo marittimo usato nel 1859-1860 a Palermo” e “I Di Bartolo: storia di una famiglia di capitani di mare” (entrambi di Vincenzo Fardella de Quernfort), “Storia postale o posta storica. Esporre o spiegare” (di John Downs).
Si aggiunge la rubrica dedicata alle iniziative.