Due nuovi autori per l’ultimo numero, il cinquantasettesimo, di “Vaccari magazine”. Sono Klaus Schöpfer, che scrive del servizio espresso in Austria, e Giacomo Orlandi. Insieme a Giuliano Padrin, ha studiato il 2 centesimi della terza emissione di Pontificio.
Ampia è la parte sottoscritta dal direttore responsabile, Paolo Vaccari. Oltre alle consuete rubriche riguardanti il mercato e le segnalazioni di trucchi e falsi, propone una carrellata di reperti particolari. Come l’assicurata spedita da Gorizia a Roma il 3 luglio 1946, affrancata per 318 lire declinate attraverso trentacinque francobolli! Lo stesso esperto dedica spazi ai quarant’anni dell’azienda, a Edoardo Paolo Ohnmeiss scomparso il 4 aprile scorso, all’ufficio postale di Berceto.
Tra gli altri interventi, quelli pertinenti la collezione di Marco De Marchi (di Fabio Bonacina), il bollo di Venas (Marco De Biasi), il metà porto lombardo-veneto (Heinrich Stumvoll), i falsi di Bologna espressi in bajocchi (Massimo Manzoni), l’“impiegato presso sua santità” (Emilio Simonazzi), le affrancature con i 7 grana di Sicilia (Francesco Lombardo), il corso particolare sabaudo (Piero Rabbione), la tariffa sarda da 85 centesimi (Stefano Alessio), le lettere toscane contenenti denaro (Alberto Del Bianco), le spedizioni dagli Antichi Stati al Marocco (Mario Mentaschi), il raggio limitrofo sul lago di Como (Giovanni Boschetti), le buste inviolabili “Excelsior” (Giovanni Nembrini), le storie di confine con la Jugoslavia (Carlo Giovanardi).
Continuano gli studi di lungo corso; interessano i rapporti postali tra Lombardo-Veneto e Sardegna (di Lorenzo Carra) nonché tra quest’ultima ed il Pontificio (Massimo Moritsch), gli isolati per città (Diego Carraro), le destinazioni insolite inerenti al Regno d’Italia (Daniele ed Eva Cesaretti), il servizio della Lati (Flavio Riccitelli).
Il semestrale conta su 112 pagine con illustrazioni a colori; è in vendita a 20,00 euro; l’abbonamento annuale ne costa 35,00.