Formalmente ancora in uso, di fatto è un prodotto (almeno in Italia) sempre più dimenticato, anche al di là dagli sportelli. Ma non per questo risulta privo di un suo interesse. È il buono-risposta internazionale, che sta per toccare il secolo di vita essendo stato introdotto nel 1907.
Per riscoprirlo ecco la monografia di Vincenzo Altavilla “I buoni-risposta internazionali con particolare riguardo ai buoni-risposta emessi dalle Poste italiane”, realizzata dall’Unione filatelisti interofili (96 pagine, 15,00 euro).
Noto alla francese anche come “coupon-réponse international”, il buono –ricorda Altavilla- è una carta-valore, “che permette di pagare la risposta a colui che scrive ad un corrispondente all’estero”. Quest’ultimo lo può cambiare presso il proprio ufficio postale con i francobolli necessari per affrancare una lettera di primo porto a destinazione estera.
Il lavoro valuta le produzioni tricolori e dedica spazio pure agli impieghi in tutto il territorio tradizionalmente indicato come area italiana.