Il 100 sterline di Kenya e Uganda della serie uscita nel 1922-25 addirittura in quartina con bordo di foglio e numero (non a caso, appartiene a Elisabetta II), il primo esemplare di posta locale di Tbilisi del 1857, il saggio di Cesare Mariani che avrebbe dovuto costituire la quarta emissione di Pontificio, la lettera illustrata con gli attributi della Rivoluzione e spedita da un soldato dell’Armata d’Italia nel 1793, la “Colomba di Basilea” con cimosa su busta, la più grande e unica nota affrancatura impiegata per una missiva proveniente dai cacciatori del Tevere...
Sono solo alcune delle preziosità, possedute da istituzioni e privati, che il pubblico ha potuto ammirare durante la recente “Monacophil” nella sala del Musée des timbres et des monnaies dedicata ai “100 francobolli e documenti filatelici fra i più rari del mondo”.
Ora questo materiale, dal valore incalcolabile, è presentato nel “Catalogue de l’exposition des 100 timbres et documents philatéliques parmi les plus rares du monde”. A dimostrare che i reperti particolarmente interessanti non mancano. Nelle sei edizioni precedenti della manifestazione -ricorda il presidente del Club de Monte-Carlo de l’élite de la philatélie, Patrick Maselis- “avevamo già mostrato seicento rarità mondiali, e ignoravamo se i nostri soci avessero ancora abbastanza pezzi unici ed eccezionali nelle loro collezioni”. La ricerca è andata a buon fine, grazie ad Amedeo Missaglia, aiutato da Claes Arnrup e Maurice Boule.
Organizzato in 148 pagine a colori (60,00 euro), il volume propone tutti i reperti esibiti nell’allestimento, con grandi immagini e sintetiche descrizioni in francese, che nel fondo del libro sono tradotte in inglese.
Associato al catalogo, il foglietto emesso il 4 dicembre da Monaco per promuovere l’appuntamento, ma in una versione speciale non dentellata.