Periti filatelici, l’Associazione filatelisti italiani professionisti mette i puntini sulle “i”. L’Afip -ha ammesso questa mattina all’inaugurazione di “Romafil” il suo presidente, Andrea Mulinacci- “si sta occupando già da tempo” del tema. “Vista la facilità con cui questa professione oggi può essere intrapresa (e ricordo che non esiste nessun albo specifico della professione), riteniamo che, per una migliore tutela del collezionista e del commerciante filatelico, chi intraprende questa attività, oltre ad avere una partita iva, deve farlo in modo esclusivo o quanto meno prevalente da almeno cinque anni, dichiarare le proprie aree di competenza e, cosa più importante, essere in possesso di idonea assicurazione di responsabilità civile, come qualsiasi altro professionista”. Sapendo che il commerciante “è molto spesso un ottimo conoscitore dei francobolli... certamente più dei periti”. “Non mi stancherò mai di ripetere -ha proseguito Andrea Mulinacci- che il commerciante per legge è sempre responsabile di quello che vende al contrario dell’abusivo e indipendentemente da qualsiasi certificato peritale accompagni il francobollo, che molto spesso è solo un parere scritto”. L’obiettivo degli operatori -ha concluso- è “far sentire il collezionista più sicuro e professionalmente seguito quando acquista on-line o entra in un negozio che espone il marchio della nostra Associazione”.
Periti filatelici: il parere dell’Afip
18 Nov 2011 17:39 - NEWS FROM ITALY
Durante l’inaugurazione, il presidente degli operatori di settore è intervenuto su tale attività
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