Due bottiglie di spumante per i diciottenni. È l’immagine che accompagna il testo delle locandine, destinato a promuovere l’iniziativa del ministero. Con una inesattezza: non è vero, come invece si legge, che “i francobolli saranno disponibili dal 1° gennaio”: lo stesso calendario reso noto da Poste italiane fissa infatti al 23 febbraio la prima consegna. E persino una mancanza: da nessuna parte si dice che tali oggetti saranno regalati, a condizione di seguire una determinata procedura.
La comunicazione, che comincia a vedersi negli uffici postali, dovrebbe essere divulgata anche nelle scuole superiori, sostituendo così la lettera ipotizzata agli inizi e destinata singolarmente ai ragazzi.
Secondo la società di recapito, “per la prima volta in assoluto ogni cittadino italiano che compirà la maggiore età nell’arco del 2006 avrà in dono dal ministero delle Comunicazioni e Poste italiane un francobollo” che ricorda un evento particolarmente significativo nella vita di ciascuno.
Il progetto, sempre in base a quanto evidenziato dall’azienda, è stato ideato per movimentare il mercato filatelico, incrementare il numero dei collezionisti, far entrare la filatelia in 600mila famiglie italiane.
Non tutto, però, sembra così lineare; il dibattito negli ambienti collezionistici si fa sempre più articolato e le critiche spaziano ormai in diversi livelli. Dai dubbi sull’opportunità di promuovere la filatelia all’esterno attraverso una forma speculativa alle disquisizioni più formali, collegate al fatto che la non disponibilità generale dell’oggetto sarebbe contraria ai principi stabiliti dall’Unione postale universale nel suo codice deontologico.
Altri ancora si domandano il motivo della serie “normale”, la versione cioè distribuita dall’1 gennaio scorso: presentando una vignetta diversa, non costituisce più un surrogato di quella regalata ai diciottenni.