Il XX secolo tra i reperti che sintetizzano il patrimonio storico, sociale, militare e tecnico, italiano e non. È il Museo Piana delle Orme, dislocato a Borgo Faiti (Latina) e che in una struttura di 25mila metri quadrati permette di valorizzare una collezione privata nata trent’anni fa.
Due i settori principali, uno dedicato alla pace (fra i temi, la bonifica delle paludi pontine, la vita nei campi, il giocattolo d’epoca) e l’altro alla Seconda guerra mondiale.
È soprattutto in quest’ultimo ambito che si evidenziano numerose tracce postali. Come il cartello che segnala l’ufficio di Feldpost tedesco o la buca per le lettere italiana, rimasta illesa in un contesto di distruzione. Senza contare le fotografie: ritraggono militari di varie nazionalità e dislocati in vari fronti, intenti a leggere notizie da casa o a scrivere della propria vita in divisa.
Tutto questo in allestimenti a scala reale, con luoghi e situazioni che permettono di valorizzare qualcosa come 300 trattrici agricole, 1.000 macchine operatrici, 6.000 giocattoli, 300 mezzi militari e migliaia di altri oggetti, il cui totale sfiora quota 50mila.