Rispetto all’edizione del 1997 il volume è più che raddoppiato, passando dalle 334 pagine di allora alle attuali 732. Segno che le produzioni congiunte sono apprezzate. E segno anche di una continua ricerca sulle produzioni passate.
Tanto che l’autore di “Catalogue of joint stamp issues 2006”, Richard Zimmermann, ha sviluppato quasi una filosofia delle produzioni in qualche modo condivise. Affiancando cioè alle congiunte ufficiali le produzioni uniche, siamesi, concordate, parallele, territoriali, omnibus e non approvate, descritte in altrettanti capitoli.
Da un punto di vista pratico forse era meglio mantenere un solo elenco, evidenziando ogni volta la categoria precisa. In ogni caso resta un lavoro complesso, che per essere realizzato ha richiesto davvero un approccio a 360 gradi. E le scoperte non finiscono mai. La prima emissione unica, ad esempio, per l’autore venne prodotta già nel 1867 dall’Impero Austroungarico, mentre -nel campo delle gemelle- la serie Onu del 2005 “Il mio sogno: un giorno la pace”, che comprende anche il disegno dell’italiana Vittoria Sansebastiano (“Vaccari news” del 21 settembre scorso), ha una “parente” pure in Bhutan, che ha riproposto tutti i sei soggetti.
Il volume, in Italia venduto a 55,00 euro, è scritto in inglese. In qualche caso comprende pure gli interi postali.