Una delle opere più significative fra quelle conservate ai Musei vaticani. Quindi scelta per festeggiare il mezzo millennio raggiunto dalla raccolta, oggi fra le più importanti al mondo. È il gruppo statuario del Laocoonte, ritrovato cinque secoli fa, esattamente il 14 gennaio 1506, in una vigna sul colle Oppio a Roma e subito acquisito da papa Giulio II. Sono tre i valori in cui la serie si articola: 0,60, 0,65 e 1,40 euro. Propongono le teste dei personaggi che animano la scena, cioè i due figli e al centro il protagonista stesso, mentre un foglietto da 2,80 euro ospita l’intera scultura. Il sacerdote Laocoonte si era opposto, contro il volere di Atena e Poseidone, ad accogliere all’interno delle mura di Troia il cavallo di legno donato dai greci. Due serpenti marini lo avvolsero perciò fra le loro spire uccidendolo insieme ai figli, segnando così il destino della città e profetizzando la fondazione di Roma. La serie, tirata in 300mila copie, ed il foglietto, prodotto in 120mila, saranno disponibili dal 12 ottobre. Sono realizzati in rilievo. La scoperta e la fortuna del Laocoonte verranno riprese anche da una mostra con cui a novembre i Musei celebreranno il giro di boa.
Cinque secoli fa i Musei vaticani
21 Set 2006 00:00 - VATICAN