Il padre fu, nell’epoca giolittinana, ministro delle Poste, ma Tancredi Achille Giuseppe Olimpio (questi i nomi di battesimo, anche se è conosciuto come Duccio) Galimberti passò alla storia per altre cose. Medaglia d’oro della Resistenza e al valor militare, già il 26 luglio 1943, all’indomani della caduta di Benito Mussolini, tenne un significativo discorso dal suo balcone a Cuneo, in cui esortava a continuare la guerra “fino alla cacciata dell’ultimo tedesco e alla scomparsa delle ultime vestigia del fascismo”. È a questa circostanza che si riferiscono sia l’immagine, sia la citazione riprodotta nella carta valore. Il francobollo sarà disponibile il 24 aprile al costo di 60 centesimi (non più 1,40 euro come ci si aspettava), salutato dall’annullo commemorativo in uso presso lo sportello filatelico di Cuneo. Duccio Galimberti nacque nel 1906 nel centro piemontese. Fondatore del Partito d’azione cittadino e delle brigate poi chiamate “Giustizia e libertà”, guidò la delegazione italiana negli accordi di Barcellonette con i “maquisard” francesi. Fu però catturato e trucidato dai fascisti nel 1944.
Galimberti e il suo discorso del 1943
16 Apr 2007 14:21 - ITALIAN ISSUES