“Il Comune di Renate celebra l’anniversario sacerdotale dell’illustre concittadino”. È questo il testo dell’annullo in uso domani presso l’aula consiliare, che si trova in via Dante 2, del piccolo centro in provincia di Milano.
Nessun riferimento, segnala giustamente il lettore Massimo Mancini, a chi sia il festeggiato. Non certo per scelta del richiedente, cioè l’Ente locale, il cui sindaco, Elisa Riva, a “Vaccari news” non ha nascosto il rammarico nel doversi attenere alle rigide disposizioni di Poste italiane. Il protagonista è l’arcivescovo di Milano, il cardinale Dionigi Tettamanzi, nato nel paese il 14 marzo 1934.
“Solo il presidente della Repubblica ed il sommo pontefice in vita –ricorda alla filiale di Monza (da cui Renate dipende) il referente per la filatelia, Angelo Dello Russo- possono essere inseriti nella corona utilizzando il nome”.
“Vaccari news” ha voluto saperne di più, contattando uno dei massimi esperti del settore, Mario Pozzati, il quale cita le “Istruzioni per l’attivazione dei servizi P.T. a carattere temporaneo, per la bollatura filatelica, per l’attivazione dei dispacci aerei filatelici e per l’utilizzazione di targhette legende”. “Il documento -precisa Pozzati- è del 1979 e nessuno l’hai mai formalmente abrogato”. L’articolo 7 (divieto di pubblicità), dice che i bolli speciali in genere “non possono contenere legende, simboli, allegorie o vignette che possano costituire una forma di pubblicità; possono recare l’indicazione del nome dell’artista di cui si faccia una mostra d’arte, solo se l’artista stesso non sia più in vita”.
“Nel tempo –prosegue lo specialista- non sono mancate eccezioni e violazioni. Per Luciano Pavarotti (e gli altri artisti), ad esempio, presenti con il profilo ed il cognome nelle obliterazioni datate 6 e 7 luglio 1990. Senza contare i diversi casi di pubblicità palese, dai lanci di nuove automobili alle feste dedicate ai quotidiani di partito. Non sono forme promozionali anche queste?”
Intanto, Renate festeggia il cardinale, anche -ma non solo- utilizzando il supporto marcofilo. Che ha un precedente, come ricorda lo stesso sindaco. Il 29 settembre 2002 la comunità rese omaggio al porporato per l’ingresso ufficiale nella Diocesi dopo la nomina ad arcivescovo, avvenuta l’11 luglio precedente.