Cara e vecchia “Siracusana” che, tra il 1953 ed il 1980, ha visto l’Italia crescere e trasformarsi. L’umile serie ordinaria è anche testimone dei “poveristi”, come nel caso dell’interpretazione data da Alighiero Boetti. Chiamata “Senta titolo”, l’opera, del 1974, offre nove buste spedite nel gennaio di quell’anno da varie città, tutte dirette ad Antonio Russo Tucci (utilizzando indicazioni dell’indirizzo differenti) presso la Galleria Sperone, a Torino.
Ma quello che balza all’occhio è soprattutto la variazione cromatica dell’affrancatura, giocata su un blocco di otto esemplari del 5 lire ed un esemplare, variamente posizionato, del taglio da 10. Complessivamente 50 lire, a quell’epoca l’esatto ammontare per un plico ordinario pesante fino a 20 grammi.
Il lavoro, da domani e fino al 16 gennaio, è esposto a Ciriè, nell’ambito della mostra “Marcello Levi - Uno sguardo su Torino tra gli anni Sessanta e Settanta”.
“Marcello Levi -precisano gli organizzatori, che fanno capo alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo- rappresenta un personaggio chiave nella storia dell’arte contemporanea italiana. Grande collezionista, mecenate sensibile e raffinato anticipatore, ha compreso, sostenuto e promosso l’Arte povera a Torino, contribuendo a rendere questa città il luogo fertile per far fiorire un’attività avanguardistica d’eccezione”. Il percorso è dedicato a Levi e alle sue scelte, proponendo il più significativo nucleo poverista della sua collezione, con realizzazioni di Alighiero Boetti e di altri, fra cui Giovanni Anselmo, Pier Paolo Calzolari, Mario Merz, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Gilberto Zorio.
Per contestualizzare il periodo, l’allestimento è arricchito dalle schede dedicate alle opere, agli autori e da una cronologia generale che ricostruisce i principali avvenimenti del decennio, in tema di attualità, società, scienza e cultura, oltre che da brani di musica e di film documentari dell’epoca.
Villa Remmert, che ospita la mostra, si trova in via Rosmini 1 ed è visitabile dal venerdì alla domenica fra le ore 15 e le 21.