I contatori meccanici proseguono nel loro calcolo, analizzando i pacchi intonsi da 500 foglietti. E così le incaricate alla verifica manuale, che hanno dato la precedenza al materiale sfuso: alle ore 17 di oggi il lavoro di accertamento era a circa un terzo.
La commissione tecnica continua nel suo controllo, prima di affidare alla distruzione i francobolli per i diciottenni 2006 avanzati.
Il decreto iniziale ne autorizzava la produzione di 600mila, presumibile fabbisogno per esaudire tutte le richieste. Al tempo stesso dava mandato per un’eventuale integrazione -subordinata ad un decreto sottoscritto dal ministero delle Comunicazioni in accordo con quello dell'Economia e delle finanze- nel caso il numero delle richieste risultasse più ampio delle previsioni.
Ma la produzione aggiuntiva non è stata necessaria e questo pomeriggio, dalle ore 12, è cominciata la procedura per eliminare le rimanenze. Alla sede del Poligrafico di piazza Verdi sono stati restituiti da Poste italiane -come è stato dichiarato da quest’ultima società al gruppo incaricato alla verifica- 533.556 foglietti, di cui 267.459 rosa e 266.097 azzurri.
A coordinare il lavoro, il presidente della commissione, Stefano Gabbuti. Gabbuti, che è anche consigliere del ministro Paolo Gentiloni, è stato coadiuvato da: Barbara Desimio (ministero delle Comunicazioni), Francesco Saverio Parise (ministero dell’Economia e delle finanze), Vito Flora e Alessandro Giombetti (Istituto poligrafico e zecca dello stato), Annunziata Maffei, Paola Idrofano, Rosario Lembo, Simonetta Guadagni (Poste italiane). Il mondo del collezionismo era rappresentato da Michele Caso (per la Federazione fra le società filateliche italiane, in quanto delegato dal presidente Piero Macrelli) e da Carlo Catelani (presidente dell'Associazione filatelisti italiani professionisti). Assente il presidente dell'Unione stampa filatelica italiana (Renato Russo).