Le associazioni dei consumatori annunciano e Poste italiane conferma: è scomparso il balzello cui la clientela veniva sottoposta per incassare un vaglia postale. Dall’1 luglio scorso, infatti, era stato aggiunto un ulteriore costo, pari a 2,50 euro. L’importo -spiega Codacons- “veniva sottratto, a titolo di spesa, dalla somma riconosciuta al beneficiario che sino al momento della riscossione non aveva alcun rapporto contrattuale con Poste italiane spa e che subiva quindi la decurtazione a prescindere dal valore del vaglia da incassare”. Si aggiungeva alla normale tassa di 5,00 euro (2,50 per i movimenti on-line), pagata dal mittente per ottenere il servizio. “Si tratta di una importante vittoria in favore degli utenti -afferma il presidente del sodalizio, Carlo Rienzi- che così risparmieranno almeno 10 milioni di euro annui”. La commissione “rappresentava un provvedimento abnorme ed ingiusto, che introduceva un aggravio di spesa arbitrario e sproporzionato nei confronti degli utenti del servizio universale”. Sulla stessa linea Federconsumatori, la quale “aveva immediatamente diffidato Poste italiane dal procedere in questo comportamento, iniquo, perché colpiva la clientela più debole, ed illegittimo, poiché si traduceva in un palese abuso di posizione dominante. Federconsumatori, inoltre, decorso il tempo stabilito dalla legge, dalla presentazione della diffida avrebbe richiesto l’intervento del tribunale per inibire il comportamento di Poste italiane lesivo dei diritti e degli interesse dei cittadini”. Visto l’esito, le iniziative legali sono state bloccate.
Vaglia postali, niente più balzello al pagamento
11 Ott 2007 12:26 - NEWS FROM ITALY