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editor Fabio Bonacina

27231 news from 8/3/2003

Punto e a capo. Dopo l’apertura dell’istruttoria da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Poste italiane fa dietro-front.

Ora il gruppo -testimonia l’Antitrust- si è impegnato “nell’indire una nuova gara per l’aggiudicazione dei servizi di distribuzione e raccolta di corrispondenza e posta non indirizzata e l’espletamento di servizi ausiliari in ambito urbano”. Rinunciando, al tempo stesso, “a procedere all’immediata integrale internalizzazione delle attività affidate alle agenzie di recapito in base ai contratti vigenti e nell’internalizzazione graduale di tali attività sino alla data del 31 dicembre 2007, secondo gli scaglioni previsti per ogni singola agenzia”.

Nera su bianco, inoltre, “la disponibilità a impegnarsi ad aderire alla richiesta delle associazioni dei consumatori di istituire un tavolo di confronto in relazione alla qualità dei servizi”.

Il provvedimento era stato avviato dall’Agcm in agosto; riguarda le modalità di contrattualizzazione dei soggetti ex concessionari per gli accordi di fornitura stipulati nel periodo dicembre 2000-gennaio 2007 e per il bando di gara emanato a maggio. L’obiettivo era valutare se questi provvedimenti sono “suscettibili di alterare le condizioni di concorrenza attuali e potenziali nell’offerta dei servizi postali, riducendo la capacità competitiva degli operatori già presenti sul mercato e innalzando barriere economiche all’ingresso di futuri concorrenti, al fine di estendere e rafforzare la propria posizione dominante sui mercati dei servizi attualmente liberalizzati e su quelli che lo saranno in un prossimo futuro”.

I terzi interessati potranno, entro trenta giorni, esprimere all’Autorità le proprie osservazioni. L’ultima data affinché il procedimento di valutazione degli impegni sia completato è il 29 febbraio 2008.

Da quando il ministero alle Comunicazioni ha lasciato la gestione diretta del servizio postale in favore della privatizzazione, si sono acuite le problematiche commerciali, e quindi giuridiche. La foto testimonia il passaggio: un motoscafo impiegato da Poste italiane con lo stemma ufficiale della Repubblica cancellato
Da quando il ministero alle Comunicazioni ha lasciato la gestione diretta del servizio postale in favore della privatizzazione, si sono acuite le problematiche commerciali, e quindi giuridiche. La foto testimonia il passaggio: un motoscafo impiegato da Poste italiane con lo stemma ufficiale della Repubblica cancellato



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