Il francobollo come oggetto per testimoniare il ricordo e la fede politica, e magari per protestare contro la realtà. Accade in queste ore in Pakistan, dove la carta valore da 5 rupie emessa l’1 agosto 1995 con il viso di Benazir Bhutto risulta particolarmente gettonata. Lo testimonia il quotidiano locale “The news”. Dopo l’assassinio dell’ex primo ministro -registra il giornale- “le proporzioni della sua popolarità sono aumentate notevolmente; così le fotografie e gli articoli informativi che la riguardano vengono richiesti in tutto il mondo”. La domanda si estende anche a magliette, stampati, cartoline e, appunto, alla serie dedicata alla Prima conferenza delle parlamentari dei Paesi musulmani, in cui viene citata. Nei cataloghi più recenti l’emissione non supera i 3,00 euro, ma oggi nelle aste elettroniche è trattata sui 15,00 dollari Usa. Oltre alla Bhutto, comprende l’allora premier turca Tansu Ciller. In realtà, la serie -rivela la testata pachistana- avrebbe dovuto contemplare un terzo esemplare, dedicato alla primo ministro di Bangladesh, Khaleda Zia, che però “non diede il permesso di utilizzare la propria immagine per il francobollo”. Nel frattempo, la situazione interna sembra essersi calmata, dopo le proteste delle prime ore che hanno causato pure la distruzione di uffici postali. Le elezioni parlamentari, già previste per l’8 gennaio, sono state rinviate al 18 febbraio.
Alle stelle la popolarità della Bhutto
03 Gen 2008 13:14 - FROM ABROAD