Un fratello, Pietro, ad esplorare l’Africa per conto del Governo francese. L’altro, Detalmo, tra il nativo Friuli e gli Stati Uniti, dove brevettò e fabbricò la prima macchina affrancatrice della storia finora conosciuta. La famiglia degli Savorgnàn di Brazzà, che ha dato il proprio nome anche alla capitale del Congo, Brazzaville, torna dopo oltre un secolo a far parlare di sé. Questa volta in campo postale. “Finora- ammette il presidente dell’Aicam, l’associazione che riunisce gli appassionati del settore, Paolo Padova- si riteneva che l'inventore della macchina affrancatrice fosse stato un norvegese, Karl Uchermann, il quale progettò i primi modelli, costruiti e commercializzati dalla Krag nel 1903. A dirla tutta, c’erano tracce di un brevetto statunitense in epoca precedente e di altre iniziative, ma non si era mai vista una impronta effettivamente usata per posta”. Solo recentemente è stato possibile approfondire le ricerche. I documenti ritrovati (giornali dell’epoca, gli originali del brevetto, una fotografia del costruttore accanto alla sua macchina) hanno dato un nome ed un cognome all’inventore, che corrisponde appunto al nobile italiano. A firmare la ricerca è il redattore di “Aicam news”, Nino Barberis, aiutato dal presidente del Circolo filatelico sandanielese, Gastone Jervasutti. La vicenda è ora pubblicata sul numero unico realizzato per “Filsanda”, la manifestazione collezionistica organizzata ogni anno a San Daniele del Friuli. Il saggio si struttura in dieci pagine: rievoca la vita del conte Detalmo ma si sofferma anche sui particolari della invenzione, illustrando la macchina originaria e descrivendone il funzionamento. Può essere richiesto alla segreteria dell’Aicam (presso Renato Morandi, via Umberto I 106, 21040 Cislago VA), allegando 2,00 euro in francobolli a rimborso delle spese di fotocopiatura e postali.
È tricolore la prima macchina affrancatrice
18 Ott 2003 00:00 - NEWS FROM ITALY