Mostre d’arte sempre gettonatissime e, qualche volta, oggetto di emissioni postali. È il caso, ad esempio, dell’allestimento per Antonello da Messina, che venne ospitato nella città siciliana e fu salutato da un 25 lire italiano il 21 febbraio 1953.
Oppure di “Capolavori che ritornano”, visitabile a Roma, presso palazzo Ruspoli, dal 28 febbraio al 15 giugno. Mostra che -precisano dal monte Titano - “permetterà di ammirare alcuni dei più significativi capolavori della collezione del Gruppo Banca popolare di Vicenza, recuperati sui mercati dell’arte al fine di ricomporre il patrimonio artistico italiano andato disperso nel mondo”.
L’allestimento, che contempla 150 opere, è dedicato -aggiungono i promotori- “agli esiti culturali prodotti dal progetto decennale di recupero e di valorizzazione del patrimonio artistico espresso dai territori in cui opera il Gruppo. La novità del taglio espositivo consiste nell’aver individuato alcuni momenti pittorici salienti -per livello e per firma- di proprietà bancaria, ai quali, autore per autore, saranno accostate per confronto e comparazione altre opere, soprattutto provenienti da grandi musei”.
Tra i dipinti coinvolti, quelli che figurano nei quattro francobolli attesi per il 26 febbraio. Il 36 centesimi (equivalente alla tariffa interna sammarinese fino a 20 grammi) riproduce un particolare della “Crocifissione” di Giovanni Bellini, definita da Antonio Paolucci un “capolavoro di sublime poesia”. Il 60 ritrae la “Madonna con Bambino e san Giovannino”, tela di Jacopo Bassano, nota come “Madonna Spencer”. Sul taglio da 65 Gian Antonio Pellegrini interpreta il mito, richiamando “Venere e Amore”. L’ultimo esemplare, in vendita ad 85 centesimi, riguarda Giandomenico Tiepolo e la sua opera “Testa di vecchio”.
I francobolli sono prodotti in fogli da dodici esemplari identici; ogni confezione presenta, sul lato destro, particolari delle opere e una loro breve descrizione. La tiratura è di 100.008 serie.