Impegni che si sono sovrapposti: il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, rinuncia a partecipare alla manifestazione inaugurale di “Pechino 2008”.
Con questa diplomatica forma, in realtà, verrebbe espresso il dissenso nei confronti della Cina Popolare per la repressione in Tibet, senza dimenticare il supporto dato al regime sudanese in Darfur. Dissenso che, in questi giorni, dopo le plateali proteste al passaggio della fiaccola olimpica, sta guadagnando altre realtà politiche di primo piano. Ieri, ad esempio, una risoluzione del Parlamento Europeo ha aperto il dibattito: con un voto a maggioranza schiacciante ha chiesto una posizione comune a tutta l’Ue.
La decisione del massimo rappresentante Onu non dovrebbe incidere sulle produzioni postali già decise. Sollecitata da “Vaccari news”, la Posta svizzera, che cura le produzioni di servizio per conto del Comitato internazionale olimpico, oggi ha confermato: l’1,80 franchi atteso per l’8 maggio non subirà sorprese.