Sei giorni negli “States”, da Washington a New York: settimana impegnativa per Benedetto XVI, che si appresta, per la prima volta in qualità di pontefice, a varcare l’Atlantico e a raggiungere l’America del Nord.
Il carnet degli appuntamenti è fitto; prevede incontri con politici (fra cui George Walker Bush), religiosi, rappresentanti di altre fedi, studenti. Oltre ad una sosta a “Ground zero” e, il 18 aprile, alle Nazioni Unite, che quest’anno ricordano il sessantesimo della Dichiarazione dei diritti dell’uomo.
Il viaggio viene sottolineato dalle Poste vaticane con un annullo che, tuttavia, non cita la tappa al “Palazzo di vetro”. Contrariamente, dunque, a quanto accadde con Giovanni Paolo II, che visitò l’Organizzazione due volte: pochi mesi dopo la sua elezione, il 2 ottobre 1979, e per il mezzo secolo compiuto dall’Onu, il 5 ottobre 1995. Nel primo caso venne impiegato un manuale specifico, nel secondo uno cumulativo per l’intera esperienza, ma che specificava le due differenti mete.
“Non c’è una dimenticanza -precisano a «Vaccari news» dalle stesse Poste; si è preferito citare l’ultima enciclica «Spe salvi», e questo ha sovraccaricato il testo dell’annullo”, costringendo poi a semplificare la descrizione del programma di viaggio.