La promessa, l’avvio della campagna promozionale ed ora il lancio del servizio: grazie a “Semplifica”, il telefonino si trasforma in un portafoglio elettronico, a condizione che la rete sia gestita da Poste mobile. I clienti del nuovo operatore, che associano o hanno associato la “sim” al conto bancoposta, “potranno eseguire bonifici e postagiro per trasferimenti di denaro su un conto corrente bancario o postale”.
Disco verde anche per spostare soldi da e verso carte prepagate “Postepay”, effettuare la ricarica del proprio cellulare prelevando l’importo dalla stessa prepagata, verificare il saldo e gli ultimi movimenti del conto bancoposta o della carta, ricaricare la “sim” e la “Postepay” dal conto bancoposta.
Ancora da concretizzare -ma alcune annunciate “a breve”, probabilmente in giugno- sono le altre prestazioni caratterizzanti il servizio: la possibilità di inviare telegrammi, di pagare bollettini e servizi di mobilità e trasporto (come taxi, bus e treno), la tracciatura della corrispondenza registrata.
Per attivare l’opzione “Semplifica” basta chiamare il numero gratuito 43.52.43 o collegarsi al sito www.postemobile.it, accedendo all’area personale. Il cambio di piano tariffario è gratuito fino al 15 maggio.
“Il nostro obiettivo -spiega l’amministratore delegato di Poste italiane, Massimo Sarmi- è sempre stato quello di rivoluzionare l’uso del telefonino, facendone non soltanto uno straordinario mezzo di comunicazione in movimento, ma un vero e proprio strumento che dia al cliente la libertà di eseguire operazioni postali o di pagamento senza l’obbligo di recarsi allo sportello, semplificando così la vita di tutti i giorni”. Poste italiane “può essere considerato un precursore in campo mondiale. Sono sicuro che i nuovi servizi di Poste mobile muteranno le abitudini dei cittadini in maniera duratura, liberando gli italiani dalla moneta spicciola: piccole spese per l’espresso al bar, i francobolli all’ufficio postale, i pedaggi dei parcheggi sono finora effettuate in massima parte mediante denaro contante. Noi vogliamo cambiare perché i sistemi di pagamento sono una delle nostre fondamentali competenze”.
Nei primi quattro mesi trascorsi dal lancio di Poste mobile sono state vendute 200mila «sim».