L’Ansa lo ha già scritto, interpretando una frase del premier entrante, Silvio Berlusconi: “Credo -ha detto il leader del Pdl- che al momento del nostro insediamento il governo si esprimerà per riconfermare in massima parte i dirigenti” di Eni, Enel e Finmeccanica, su tutte, ma anche Terna e Poste italiane. Convalidando, quindi, quanto aveva già detto durante la campagna elettorale: garantire agli attuali vertici delle principali società italiane a capitale pubblico la continuità.
Massimo Sarmi, che viene posizionato vicino ad An, è amministratore delegato e direttore generale di Poste dal 2002. Ora sta per chiudere il secondo mandato, avendo portato a casa sei anni consecutivi di bilanci con un utile in costante crescita; “un fatto storico -sottolineano dalla società- dopo 50 anni di conti in rosso”. Probabile via libera pure per Vittorio Mincato, presidente dal 2005.
La scelta definitiva dovrebbe essere formalizzata dall’assemblea degli azionisti, in calendario per il 28 aprile in prima convocazione e il 28 maggio in seconda.