Obiettivamente, assomiglia. Ma i dettagli sono diversi. E poi, è la collocazione a cambiare. Il 170 lire italiano disponibile dal 5 settembre 1977 è dedicato all’inverno e riprende un lavoro conservato al Kunsthistorisches museum di Vienna, risalente al 1563. I quattro esemplari da 1,40 euro l’uno, che lo Smom ha messo in calendario il 26 maggio, raccolgono invece tutte le stagioni, si trovano al Louvre di Parigi e sono successivi di dieci anni.
Protagonista, in tutti i casi, è il pittore Giuseppe Arcimboldi (o Arcimboldo), nato attorno al 1527 e morto nel 1593. Dipinse i cartoni per le vetrate del Duomo di Milano, fu pittore ufficiale alla corte di Rodolfo II a Praga e a Vienna. Ma è ricordato soprattutto per le bizzarre figure allegoriche, ora riscoperte dall’Ordine di Malta, composte con frutta, fiori e animali. Un’idea che successivamente ha ispirato altri artisti.
La serie, intitolata “Natura e arte”, è tirata in diciottomila copie; viene assemblata in modo da costruire un blocco mosaico.