Non solo le indicazioni di ufficio mittente, giorno ed ora di accettazione, tipologia di oggetto: come già notato dagli esperti, le nuove stampe delle “tp label” (ossia le macchine da sportello che pesano ed affrancano i plichi prima della loro presa in carico) comprendono il codice di avviamento postale del destinatario, perlomeno se si tratta di corrispondenza registrata, come raccomandate e assicurate. Ma quello che è più evidente, al di là del riposizionamento del “quadratino” (cioè il codice bidimensionale chiamato “datamatrix”), scivolato da sinistra a destra, è la sequenza di barre nere, un ulteriore codice detto “fim mark”. Quest’ultimo -la conferma arriva a “Vaccari news” da Poste italiane- è ormai impiegato “presso tutti gli uffici postali del territorio”. Tali sequenze “stanno ad indicare la tipologia del prodotto”. Quando la macchina stampa i testi in modo completo, oggi si possono individuare alcune situazioni: tre barre indicano la posta massiva, quattro i prioritari, cinque un invio generico registrato (raccomandata o assicurata). “Altre combinazioni -precisano dalla società- non esistono al momento, mentre per i pacchi non è stato emesso nessun codice «fim mark» in quanto non utile”. L’utilizzo di questo codice “è legato solo alla corrispondenza”, poiché permette il riconoscimento della precisa tipologia cui l’oggetto appartiene. Negli impianti, inoltre, “serve per poter raddrizzare l’oggetto entro una data angolazione”, affinché il codice 2D (sempre il “datamatrix”) possa essere correttamente interpretato dai lettori posti lungo la filiera.
Macchine da sportello senza più segreti
16 Mag 2008 00:15 - NEWS FROM ITALY
“Vaccari news” spiega i precisi significati delle barre recentemente introdotte