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editor Fabio Bonacina

27241 news from 8/3/2003

La Regione aiuta con 300mila euro l’anno 48 piccoli centri

L’ufficio postale punto di riferimento fondamentale per la vita sociale, specialmente nei paesi più piccoli e in montagna. Lo sa bene la Regione Toscana che, davanti alla scelta di Poste italiane di tagliare gli sportelli meno interessanti dal punto di vista economico, ha deciso, attraverso l’assessorato ai rapporti con gli Enti locali, di aiutare i centri coinvolti.

Così, ha chiesto progetti, cofinanziandone 48 sui 50 presentati; l’assegno ha un valore complessivo di 300mila euro (su un totale di poco superiore al milione) e verrà assicurato per tre anni.

“C’è chi -precisa dalla Regione Walter Fortini- ha proposto di attivare centri multifunzionali per l’erogazione dei servizi postali, chi ha cercato di incentivare lo svolgimento degli stessi servizi da parte di esercizi commerciali o empori polifunzionali. Altri Comuni hanno scelto un aiuto mirato ad anziani e disabili oppure di migliorare i servizi di trasporto pubblico in modo che chi abita in frazioni dove gli uffici postali non ci sono più possa spostarsi agevolmente altrove. Non mancano neppure iniziative promosse in collaborazione con Poste italiane, per il mantenimento o il miglioramento dei servizi”.

“La Regione -ricorda l’assessore Agostino Fragai- non ha competenze dirette in materia di servizi postali ma ci siamo posti ugualmente il problema dei disagi che in alcuni comuni e paesi isolati si sono verificati a seguito della chiusura o della riduzione di orario di numerosi uffici postali, operata da Poste spa a partire dal 2006”. Complessivamente il taglio ha riguardato le piccole frazioni di 53 centri. Secondo gli ultimi dati disponibili, su 1.020 sportelli presenti in Toscana, 346 hanno un solo operatore e, di questi, uno su due è operativo per meno di trenta ore la settimana.

Sono gli uffici più piccoli, specie se di montagna, a patire le conseguenze della razionalizzazione
Sono gli uffici più piccoli, specie se di montagna, a patire le conseguenze della razionalizzazione



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