Giornata elettorale a Ginevra, dove fino al 12 agosto è in corso il 24° Congresso postale universale. Anche l’Italia ha portato a casa il proprio riconoscimento, entrando nel Consiglio delle operazioni postali. Confermati per acclamazione, invece, i vertici dell’organizzazione: per il periodo 2009-2012 il francese Edouard Dayan e il cinese Guozhong Huang resteranno rispettivamente direttore generale e vicedirettore del Bureau international, cioè dell’organismo che dirige l’Upu. Eletti per la prima volta nel 2004, erano gli unici candidati. “Da Bucarest a Ginevra -ha detto Edouard Dayan dopo la sua nomina- è stato percorso un lungo cammino, avviando una profonda evoluzione. Tutti i Paesi, indipendentemente dalla grandezza e dal loro modello di sviluppo e di organizzazione postale, trovano nell’Upu una struttura che, forte di una appartenenza consolidata alla famiglia delle Nazioni Unite, li aiuta a integrare una rete postale mondiale e un contesto globale in continua evoluzione”. Le delegazioni hanno poi scelto i 41 Paesi che parteciperanno al Consiglio di amministrazione. Il compito dell’organismo, presieduto dal Kenya, è assicurare i lavori tra un Congresso e l’altro, supervisionare le attività dell’Unione ed esaminare le questioni regolamentari, amministrative, legislative e giuridiche. Approva, inoltre, il budget biennale e i conti. Il Consiglio delle operazioni postali accoglie complessivamente 40 rappresentanze. Dovrà affrontare i problemi tecnici e gestionali, incoraggiando l’introduzione di nuovi prodotti ed intervenendo con raccomandazioni sulle norme da adottare. La scelta per la presidenza, alla quale sono candidati Grecia, Regno Unito e Svizzera, dovrebbe avvenire fra due giorni, quando il gruppo si riunirà per la prima volta. Fissato, infine, il luogo del prossimo Congresso: si terrà a Doha (Qatar) nel 2012.
Upu, ruolo anche per l’Italia
06 Ago 2008 23:23 - FROM ABROAD
È stata eletta nel Consiglio delle operazioni postali. Confermati il direttore generale ed il vicedirettore del Bureau uscenti: sono il francese Edouard Dayan e il cinese Guozhong Huang