La filatelia “motivo di studio, informazione, ricerca dei valori storico culturali, religiosi, che il francobollo ha sempre rappresentato, indipendentemente dalla sua specifica funzione tradizionale. L’universalità di questi valori stimola... la conoscenza umana nel segno di un rinnovato sentimento di fratellanza”. Sono alcuni dei concetti espressi da Antonio Gava, allora ministro per le Poste e le telecomunicazioni, nel presentare “Italia ‘85”, l’esposizione mondiale ospitata a Roma tra il 25 ottobre ed il 3 novembre di ventitré anni fa. Nato a Castellammare di Stabia (Napoli) il 30 luglio 1930, era avvocato e giornalista; è scomparso questa mattina nella sua casa di Roma. Democristiano ed esponente della corrente dorotea, è stato presidente della Provincia di Napoli e dell’Unione delle Province d’Italia. A livello governativo, oltre a guidare il dicastero postale tra il 1983 ed il 1987 nei governi “Craxi I” e “II” nonché “Fanfani VI”, è stato ministro per i Rapporti con il Parlamento, delle Finanze e degli Interni.
Addio ad Antonio Gava
08 Ago 2008 08:54 - NEWS FROM ITALY
Scomparso questa mattina, fu ministro delle Poste nei governi guidati da Bettino Craxi e Amintore Fanfani