L’ispirazione di partenza è rappresentata dai cartoni di Raffaello Sanzio. Che nel Cinquecento la bottega del fiammingo Pieter van Aelst ha trasformato in arazzi, ora conservati alla pinacoteca dei Musei vaticani. Così da oltre Tevere verrà ricordato l’“Anno paolino”. Tre dei lavori dedicati ad episodi salienti che hanno visto protagonista il santo (la conversione sulla via di Damasco, la predicazione e il periodo trascorso in carcere) saranno impiegati per altrettanti francobolli, in vendita a 60, 65 ed 85 centesimi. L’“apostolo delle genti” -ricordano dall’Ufficio filatelico e numismatico- non ha conosciuto Gesù in vita. Nato a Tarso (oggi Turchia) con il nome di Saulo, era cittadino romano; dopo la conversione si dedicò a predicare soprattutto ai non ebrei: prima ad Antiochia ed in Asia Minore, poi in Grecia ed a Roma. Paolo è il personaggio meglio conosciuto della prima generazione cristiana, sia per la quantità delle “Lettere” da lui scritte, sia per la storia della sua vita, narrata da Luca negli “Atti degli apostoli”. La serie è prodotta in 320mila esemplari e sarà disponibile dal 17 settembre. Ogni taglio è confezionato in piccoli fogli da quattro pezzi uguali, disposti attorno ad una vignetta con la medesima immagine impiegata nel francobollo.
Arazzi fiamminghi per san Paolo
13 Ago 2008 16:27 - VATICAN
La vita dell’apostolo sintetizzata in tre momenti significativi