Materie prime alimentari sempre più care, e la Svizzera tributa loro la nuova serie ordinaria. Dedicata ai cereali, è inserita nell’infornata odierna: quattro francobolli adesivi che citano frumento (taglio da 10 centesimi di franco), orzo (15), segale (20) ed avena (50), sostanze base dell’alimentazione umana e animale. Un argomento, quello dei costi in crescita, da tempo denunciato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. Già agli inizi del 2008 aveva pronosticato una situazione difficile, nonostante si prevedesse un incremento significativo della produzione cerealicola mondiale. A farne le spese sono soprattutto i Paesi a deficit alimentare ed economicamente più deboli. Ecco perché la Fao ha approvato una serie di progetti in 54 realtà, dall’Afghanistan allo Zambia. I 24 milioni di dollari investiti in un anno dovrebbero aiutare i piccoli agricoltori e le famiglie vulnerabili “ad attenuare gli effetti negativi causati dall’aumento delle derrate e dei mezzi di produzione agricoli”. L’obiettivo immediato “è garantire la prossima stagione di semina, e nel lungo termine dimostrare che aumentando la fornitura dei principali fattori di produzione agricoli, come sementi e fertilizzanti, i piccoli agricoltori possono aumentare rapidamente la produzione di cibo”.
