Un pacchetto di lettere legate con un nastrino di raso, che “suggerisce l’idea di un passato concluso, sepolto nella memoria”. Dimenticato fra scatoloni di libri dedicati all’Olocausto in una vecchia libreria del quartiere ebraico di Roma e ritrovato, oggi, da una annoiata e curiosa studentessa. La ragazza si mette a frugare nel passato scoprendo, in viaggio tra Berlino e Riga, una drammatica vicenda e facendo ricongiungere tre anziani che non si vedevano dalla guerra. È “La lista di carbone” (264 pagine, 17,00 euro, Mursia), che ha guadagnato, per il suo ritmo incalzante, il Premio selezione “Bancarella” del 2008. A scriverlo è la giornalista del “Tg 2” Christiana Ruggeri, al suo primo romanzo. “L’incontro tra Anna e Cristina -spiega l’autrice a «Vaccari news»- è di pura fantasia, come le figure di Heinrich e degli altri protagonisti”. I personaggi, però, “si ispirano a persone da me incontrate nell’ambito dell’ormai lunga attività giornalistica. Tutti i riferimenti storici e i dati, così come le descrizioni ambientali, in merito ai campi sono assolutamente reali e purtroppo autentici”. Tra un ricordo ed una ricostruzione, ecco i lager di Sachsenhausen (lo stesso dell’“Operazione Bernhard”) e Birkenau, la foresta di Rumbula, in Lettonia, altro luogo della Shoah. E poi le violenze, le decisioni delle potenze vincitrici, le sofferenze e gli incubi dei sopravvissuti. L’unico... neo è l’incongruenza dell’immagine scelta per la copertina, dove il plico di lettere è confezionato diversamente rispetto alla descrizione nel testo e, soprattutto, le missive riprodotte risalgono ad un passato ancora più antico. Ma, forse, è un dettaglio che solo i filatelisti notano.
Ragazza detective, grazie alle lettere
08 Set 2008 10:19 - BOOKS AND CATALOGUES
Un fortuito ritrovamento permette a tre sopravvissuti alla Shoah di ritrovarsi sessant’anni dopo. È il romanzo di Christiana Ruggeri