Le lamentele dei sindaci (piuttosto frequenti in diversi centri italiani) non bastano più, e i disservizi postali approdano persino in consiglio comunale, mettendo d’accordo tutti.
Succede ad Aosta, dove l’organo istituzionale ha approvato all’unanimità, venticinque voti su venticinque presenti, una mozione.
“Ormai da mesi -si legge nel documento- il servizio di recapito continua a rilevare disguidi che sono testimoniati da continue lamentele dei cittadini anche a mezzo stampa”. Situazione che “continua a verificarsi ogni giorno” e durante l’estate si è aggravata, ufficialmente per le ferie dei dipendenti, quando si è registrata “non solo la chiusura a rotazione degli uffici cittadini ma anche la mancata consegna della corrispondenza nelle buche in diverse zone della città e della collina”.
Terminate le vacanze, è arrivato l’atto politico. Così, l’ufficio di presidenza, guidato da Renato Favre, deve “intervenire ufficialmente presso il responsabile della distribuzione della corrispondenza affinché prenda coscienza del problema e dei relativi disservizi creati, che vi ponga rimedio nell’immediato e per il futuro con gli adeguati provvedimenti”. Al tempo stesso, lo invita “a valutare la possibilità di predisporre un incontro tra i capigruppo consiliari e il responsabile della struttura deputata alla distribuzione della corrispondenza allargata ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali”.