Le impalcature che avvolgono il grande palazzo delle Poste centrali di Forlì, in piazza Saffi, non hanno fermato le attività quotidiane davanti a raccomandate, bollettini di conto corrente o vendita di francobolli. Persino l’attigua area business ha garantito i propri servizi. Solo gli uffici amministrativi e la sede della Polizia postale sono stati temporaneamente trasferiti in via Volta, presso la stazione ferroviaria.
Perché lo storico edificio, costruito fra il 1931 e il 1932 su progetto dell’architetto Cesare Bazzani per ospitare le Regie poste e telegrafi, sta subendo un profondo rinnovamento.
I lavori in corso riguardano la pulizia ed il restauro delle coperture e dei vari elementi esterni. L’obiettivo -comunica la società- è “l’eliminazione di croste carboniose, concrezioni aderenti o depositi polverulenti dalla superficie dei paramenti in travertino, in laterizio, e dagli elementi scultorei di vario tipo”, come teste leonine ed emblemi.
I lavori, consegnati il 7 gennaio scorso, richiederanno, in base agli accordi, circa dieci mesi. L’importo investito è di 1,14 milioni.
La centralissima piazza ha ospitato la direzione del servizio postale fin dal 1884. Prima è stata collocata nel palazzo dell’Intendenza di finanza. Già nel 1925, con 2.000 dispacci scambiati giornalmente, la rete provinciale comprendeva 111 uffici postali, 37 collettorie, 68 servizi di procacciato (che utilizzavano 10 automobili e 13 vetture a cavallo), 135 portalettere rurali e 12 apparati Morse, un apparato Hughes e una macchina ricevente Wheatstone.