Non solo lo “strano” francobollo austriaco per Trieste che uscirà il 3 novembre. Né le altre cartevalori, ad esempio le serie belga e neozelandese del 20 ottobre o quella del Regno Unito annunciata per il 6 novembre. Anche Poste italiane ricorda i novant’anni trascorsi dalla fine della Prima guerra mondiale. Lo sta facendo con diversi annulli, impiegati un po’ su tutto il territorio (fra i centri coinvolti figurano Abbiategrasso, Biella, Colico, Nervesa della Battaglia, Portogruaro, Ripalta Cramasca, San Donà di Piave, Saronno, Sernaglia della Battaglia, Spoleto, Torino e Trieste).
Senza contare “La posta degli irredenti. Documenti dei volontari”, la mostra che, tra venerdì 31 ottobre e domenica 11 gennaio, proporrà a Trieste presso il Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa (piazza Vittorio Veneto 1, ingresso libero, orari da lunedì a sabato 9-13, domenica 10-12, chiuso 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio).
Qui verranno raccontate, attraverso la corrispondenza dal fronte e i ritagli di giornali dell’epoca, le storie dei 1.047 volontari -2.107 da tutte le terre giuliane, dalmate e fiumane- che tra il maggio del 1915 e l’ottobre del 1918 partirono per combattere dall’altra parte, ossia contro l’Impero.
Una sezione del percorso è dedicata alle cartoline del 1918, inneggianti a Trieste liberata e all’arrivo degli italiani. Viene ricostruito, infine, lo sviluppo del servizio di posta militare tricolore, di fatto inesistente prima del 1915, proponendo la ricostruzione di un ufficio da campo.
L’allestimento, che sarà inaugurato domani alle ore 11, rientra in un sostanzioso “pacchetto” di proposte messo a punto dal Comune di Trieste. Per alcune settimane l’Ente locale offrirà diverse altre manifestazioni in tema, dove protagonisti saranno i tesori abbandonati, le fotografie, le divise, i reperti bellici, la vita quotidiana, i fumetti, i percorsi della memoria e quanto hanno lasciato gli scrittori (in particolare alla mostra “Trieste 1918 - La prima redenzione novant’anni dopo”, che proporrà anche missive).
In tale contesto, si parlerà ancora di posta. Per esempio, nel quadro di “Come l’Europa cambiò volto. Le molte facce di una stessa Storia - dibattiti, proiezioni, spettacoli”. Il salone degli Incanti (ex Pescheria centrale, riva Sauro 1) ospiterà l’8 dicembre alle ore 17.45 “Lettere da una città in guerra, Trieste 1914-1918”, con la partecipazione dello studioso Roberto Todero, cui si aggiungeranno proiezioni multimediali e letture di Elke Burul. Il 15 dicembre alla stessa ora toccherà a “Le origini della posta militare”, con l’intervento di Mario Coglitore (Archivio storico di Poste italiane) e Chiara Simon (Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa).