La liberalizzazione sul monte Titano deve necessariamente guardare anche al settore delle cartevalori postali. È in corso -precisa a “Vaccari news” il segretario di stato uscente alle Finanze, Stefano Macina- l’azione di rinnovamento negli uffici e nei servizi, ma si sta lavorando anche al “confronto interno per la ridefinizione organizzativa e istituzionale delle Poste”. Tale contesto -prosegue- comprenderebbe un vecchio tema, “l’esame di un riaccorpamento con l’Azienda autonoma filatelica e numismatica”.
Trent’anni fa, le tirature medie dei francobolli sammarinesi si aggiravano sui 700-750mila esemplari. Oggi, solo in pochi casi superano i 100mila. “Nonostante il complessivo ridimensionamento del mercato -ricorda Macina- l’Aasfn ha chiuso il bilancio 2007 con un buon risultato operativo e quindi con un apprezzabile introito per il bilancio dello Stato: un risultato positivo che sostanzialmente si ripropone anche per il corrente esercizio. Mi piace sottolineare che la filatelia, oltre a essere una nicchia di mercato che complessivamente muove circa 250 milioni di euro all’anno, è anche una passione e un’attività culturale. E il francobollo, per la Repubblica di San Marino, rappresenta un importante veicolo della sua immagine a livello mondiale”.