I francobolli sammarinesi dedicati ai personaggi di Walt Disney, usciti il 22 dicembre 1970 ed in seguito associati al settimanale “Topolino”, hanno probabilmente rappresentato un giro di boa, ancora non studiato in tutte le sue conseguenze.
Però, non è stato l’unico caso volto a promuovere la filatelia tra i giovanissimi. Non mancano ulteriori episodi, che magari puntavano ad una sottile propaganda di tutt’altro genere. La dice lunga, già dal nome, il “Grande concorso filatelico «Impero»”, lanciato settant’anni fa, nel 1938, dall’intramontabile periodico “Topolino” e da altre testate collegate, ossia “Paperino”, “Albi a colori”, “Il giornale delle meraviglie”, “Le grandi firme”.
Ogni pubblicazione offriva una o due figurine omaggio dentellate con i personaggi delle strisce più noti, da ritagliare ed inviare per averne delle altre, chiamate figurine premio. Inoltre, c’era un album a trenta posti con la carta dell’Africa Orientale. La ricompensa iniziale era in funzione del numero di serie completate e spedite. E poi si partecipava a quattro sorteggi, il primo dei quali svoltosi il 28 luglio, che prevedevano “320 vistosissimi premi”, fra cui una vacanza in campeggio, una al mare, radio, buoni merce, biciclette.
Come mai quel nome? Perché -scriveva... personalmente Topolino- tutte le categorie di vincite “sono dotate, oltre che da altri premi a scelta, di vistosissimi e interessantissimi premi costituiti da ottimi e rari esemplari di francobolli, nonché di materiali indispensabili ai filatelici”. Venne data la precedenza alle idee appetibili dai collezionisti in quanto uno degli scopi dell’iniziativa era “fare propaganda alla filatelia, iniziando a questa bellissima e istruttiva palestra del collezionismo coloro che ancora non vi si sono dedicati e invitando a perseverare coloro che già vi si applicano”.
Il riferimento geopolitico, invece, mirava a far conoscere le nuove terre acquisite. Le figurine premio riproducono a colori le caratteristiche delle località, i prodotti del suolo, la fauna e la flora; una volta completata la raccolta, sarebbe apparsa -precisava ancora il personaggio disneyano “l’intera carta dell’Impero d’Etiopia col quadro generale delle straordinarie risorse dell’immenso territorio conquistato”.