Dopo una prima impennata a 50,00 euro, ora il foglio intero del 10 centesimi “La donna nell’arte” con l’errore sul bordo, quel “Il foglio di cento francobolli vale € 5,00” che di fatto ne avrebbe dimezzato il costo, è venduto sui 15,00-20,00 euro. “Se ne trovano -spiega a «Vaccari news» il presidente dell’Associazione filatelia italiana specializzata, Marcello Manelli- e non è certamente considerato raro”.
“Quando al Poligrafico se ne sono accorti, hanno avvertito Poste italiane. Questa ha emanato una comunicazione urgente, datata 31 luglio, nella quale si dice di distribuire il foglio alla cifra giusta, eliminando la parte della cimosa con il testo errato”.
“In base alle nostre ricerche -aggiunge- sarebbe persino possibile individuare la tiratura partendo dall’esemplare singolo, perché il colore del francobollo è diverso, più carico rispetto al passato. Infine, le prime lettere del numeratore sono «FA», le stesse della recente fornitura riguardante il taglio da 5 centesimi”.
Comunque, l’elemento clou resta lo strafalcione aritmetico. “Si tratta di una varietà interessante, vorrei dire «assolutamente naturale». Ricorda analoghi errori già commessi dal Poligrafico. Le forti analogie, per il tipo di intervento correttivo, richiamano il 25 centesimi della «Democratica». Una parte della produzione offre la scritta «Il foglio di cinquanta francobolli vale L.25” anziché “Il foglio di cento francobolli vale L.25». In quell’occasione fu rifilato il bordo superiore del foglio circa a metà dell’altezza delle lettere, così che la frase sbagliata appare incompleta ma comprensibile”.
“È una situazione che capita di rado, tuttavia capita. Il Sassone specializzato oggi elenca sette episodi in epoca repubblicana, uno dei quali, quello per il 50 lire segnatasse, nella doppia versione con filigrana stelle di primo e-anche se per una svista non è specificato- quarto tipo. Nelle edizioni precedenti del catalogo, questo sfortunato esemplare con stelle di primo tipo veniva segnalato anche con, sulla cimosa, la parola «marche» al posto di «segnatasse»”.
“Abbiamo ricostruito la vicenda del 10 centesimi sul trimestrale «La ruota alata», il periodico dell’Afis”. Nato il 10 ottobre 1993, il sodalizio raggruppa all’incirca 130 collezionisti e cultori di varietà e specializzazioni riguardanti i francobolli dell’area italiana. La quota annua è di 25,00 euro, da versare sul conto corrente postale 21.619.184 intestato alla stessa Afis, casella postale 317, 40124 Bologna Centro”.
