Il luogo di nascita è Valenciennes; non si conosce la data esatta, ma gli storici la collocano attorno al 1276. Prende il via da questa località francese la storia di Enrico, o Arrigo, VII di Lussemburgo (il Granducato lo ricorda oggi con un francobollo da 1,00 euro), eletto imperatore del Sacro romano impero sette secoli fa, nel 1308. Due anni appena per organizzarsi, e poi, con la famiglia e migliaia di uomini scende in Italia, per essere incoronato a Roma.
Dopo aver preso il titolo di re dei lombardi a Milano, deve affrontare un’insurrezione a Brescia, dove suo fratello Waléran (Walram) trova la morte.
Anche in Toscana lo respingono, così deve allungare l’itinerario per raggiungere la meta. La cerimonia si svolge a San Giovanni in Laterano il 29 giugno 1312, protagonisti tre cardinali: papa Clemente V, infatti, resta protetto ad Avignone.
A sconfiggerlo definitivamente sono la malaria ed il conflitto tra il partito guelfo (condotto dal pontefice e dalla casa d’Angiò) e i suoi sostenitori, i ghibellini. Muore a Buonconvento, vicino a Siena, il 24 agosto 1313. Inumato nel Duomo di Pisa, lascia sulla terra italiana i sogni della monarchia universale.