Persino l’Italia -è una delle poche voci già definite- il 12 febbraio 2009 ricorderà il bicentenario della nascita di Charles Darwin. L’elenco mondiale delle celebrazioni dentellate dedicate al teorico dell’evoluzione della specie, è facile da immaginare, risulterà piuttosto fitto. E non mancherà il Regno Unito, che già si è prenotato per la medesima data, che poi è quella dell’anniversario.
Quel giorno Londra lancerà una serie piuttosto particolare, composta da sei francobolli autoadesivi (tagli da prima classe, 48, 50, 56, 72 ed 81 pence) e un foglietto (contenente due pezzi da prima classe e altrettanti da 81 pence).
A farsi notare è l’emissione in fogli: propone il naturalista ed alcune scienze che ha studiato, rispettivamente zoologia, ornitologia, geologia, botanica ed antropologia. Ambiti che, nonostante le apparenze, risultano collegati fra loro, come Charles Darwin aveva intuito e descritto nel libro “L’origine della specie attraverso la selezione naturale”, di cui si celebra il secolo e mezzo. Ed è proprio il collegamento multidisciplinare, rappresentato sagomando i francobolli come se fossero tessere di un puzzle, ad essere sottolineato.
Più normale il foglietto, il quale richiama le isole Galapagos, una delle aree privilegiate dalle sue osservazioni.
Naturalmente, non è la prima volta che Royal mail celebra lo scienziato. Fra le produzioni, i quattro esemplari del 10 febbraio 1982 (15½, 19½, 26 e 29 pence) per il secolo della morte, il 26 pence del 3 agosto 1999, cioè un tassello nella maxi serie per il millennio, e il prima classe del 18 luglio 2006, riguardante i 150 anni della National portrait gallery.