Il termine per presentare le domande ad “Italia 2009” è scaduto il 20 novembre e anche il “margine di sicurezza” è spirato il 31 dicembre. A bocce ferme, risultano 705 le iscrizioni presentate, di cui oltre un quarto (esattamente 198) di filatelisti, autori e editori italiani.
Adesso il comitato organizzatore dovrà esaminare le singole schede, quasi tutte giunte con il nuovo sistema informatizzato, per ridurne il numero considerando gli spazi disponibili al palazzo dei Congressi di Roma, dove dal 21 al 25 ottobre finiranno sotto vetro. In febbraio verrà definito l’elenco delle partecipazioni straniere ammesse; per gli italiani occorrerà attendere i risultati di “Milanofil”, in svolgimento dal 27 al 29 marzo.
Già ora, tuttavia, è possibile fare alcune considerazioni. La classe più popolata è la storia postale: sono 180 gli studi disponibili, di cui 61 italiani. A ruota seguono le altre: filatelia tradizionale (rispettivamente 105 e 21), tematica (99 e 17), aerofilatelia (40 e 10) e maximafilia (21 e 10).
Deciso interesse pure con le “un quadro”, ben 130, 34 delle quali tricolori. Infine, sono iscritte 133 pubblicazioni, di cui 45 italiane, ma sono cifre provvisorie: per questa categoria saranno accettate ulteriori adesioni, così da comprendere le opere più recenti.
Il 48% dei titoli (il 76% considerando solo quelli degli italiani, che non intervengono molto agli allestimenti all’estero) non ha mai partecipato prima ad una internazionale.
“Il fatto -sottolinea dal comitato organizzatore Giancarlo Morolli- che i Paesi di maggior prestigio filatelico siano largamente rappresentati mi induce a credere che anche sotto il profilo qualitativo «Italia 2009» sarà all’altezza delle aspettative. Vorrei anche sottolineare che in dieci mesi abbiamo recuperato bene sui tempi richiesti per queste esposizioni”.
La manifestazione ha ottenuto l’alto patronato del presidente della Repubblica.